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giovedì 6 ottobre 2016

Solleciti di pagamento del Comune di Reggio Calabria: le nostre perplessità



Con l’autunno arriva la pioggia, ma non ci riferiamo soltanto al fenomeno meteorologico tipico della stagione, ma a una vera e propria pioggia di solleciti di pagamento che, (spesso) tramite corriere postale privato, il Comune di Reggio Calabria sta recapitando in questi giorni a centinaia di cittadini.
Ne abbiamo esaminati molti e non poche sono le perplessità che queste ennesime rivendicazioni economiche hanno suscitato.

I solleciti riguardano – per ciò che ci è stato dato constatare – verbali non pagati per violazioni del Codice della Strada molto datati (perlopiù multe risalenti all’anno 2005), di cui, in genere, emerge che il Comune abbia già sollecitato il pagamento con atti notificati a distanza di più di cinque anni dalla notifica del primo verbale.

Riteniamo, al riguardo, di voler condividere alcune considerazioni:

1) L’art. 209 del Codice della Strada, richiamando l’art. 28 del d.lgs. 689/81, fissa in cinque anni il termine di prescrizione del diritto a riscuotere le somme dovute a titolo di sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni del Codice della Strada;

2) Un atto notificato dopo cinque anni dalla notifica del verbale di accertamento della violazione del Codice della Strada può considerarsi interruttivo della prescrizione stessa solo attraverso un grande sforzo di fantasia;

3) Stando alla disciplina della L. 241/1990, il procedimento amministrativo (qual è quello relativo all’irrogazione di sanzioni per violazione del Codice della Strada) costituisce una vera e propria catena di atti, sicché l’illegittimità di uno di essi non può che riflettersi sugli atti amministrativi ad esso legati e successivi;

4) La Corte di Cassazione, da ultimo con sentenza n. 7156 del 12 aprile 2016, ha ribadito un principio più volte espresso in passato, quello per cui “in tema di notifiche a mezzo posta, il D.Lgs. 22 luglio 1999, n. 261 […] ha continuato a riservare in via esclusiva, per esigenze di ordine pubblico, al fornitore del servizio universale (l’Ente Poste), gli invii raccomandati attinenti alle procedure amministrative e giudiziarie. Ne consegue che, in tali procedure, la consegna e la spedizione mediante raccomandata, affidata ad un servizio di posta privata […] devono, pertanto, considerarsi inesistenti”.

Per maggiori informazioni potete contattarci al numero 0965.29805.

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