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giovedì 28 gennaio 2016

Da oggi sarà possibile chiedere la conversione in euro delle lire ancora in circolazione

La questione nasce dall’infelice iniziativa del Governo Monti che aveva anticipato a dicembre 2011 la prescrizione della lira originariamente fissata al 28 febbraio 2012 giustificando tale iniziativa con  manovre rese necessarie dall’esigenza inderogabile di ridurre il debito pubblico.
La Corte Costituzionale si è pronunciata sulla questione con una recentissima sentenza dichiarando illegittima la norma che anticipava dal 28 febbraio 2012 al 6 dicembre 2011 il termine ultimo per la conversione delle Lire.
Chi potrà gioire di questa nuova riapertura?
I risparmiatori legittimati a richiedere il pagamento alla Banca d’Italia sono solo coloro che avevano richiesto la conversione tra il 6 dicembre 2011 e il 28 febbraio 2012.
 A partire dal 22 gennaio 2016, chi è in grado di documentare di aver richiesto di convertire denaro in Lire tra il 6 dicembre 2011 e il 28 febbraio 2012, specificandone l’importo, potrà eseguire la conversione presso una qualsiasi delle Filiali della Banca d’Italia che svolgono il servizio di Tesoreria dello Stato.
 Per chi non avesse provveduto all’incasso (o alla richiesta di cambio) tra il 2011 ed il 2012, sarà possibile comunque procedere alla richiesta di conversione entro e non oltre il 28 gennaio 2016, termine stabilito recuperando quegli 84 giorni (dalla pronuncia della sentenza della Corte Costituzionale dello scorso novembre) che il decreto del Governo Monti aveva tolto ai risparmiatori rispetto alla data ufficiale della conversione.
 Ogni interessato potrà presentarsi allo sportello portando con sé :
 – le Lire da convertire
 – la richiesta di conversione fatta a suo tempo.
 Sono considerate valide a tal fine le richieste scritte cartacee con sottoscrizione, le richieste effettuate a mezzo PEC o le semplici e-mail), ma anche le dichiarazioni rilasciate al risparmiatore da una qualsiasi Filiale della Banca d’Italia con cui si attesta la mancata effettuazione del cambio, purché sottoscritte da parte del personale dell’Istituto, con data non successiva al 28 febbraio 2012.
 La conversione potrà avvenire anche sulla base di una diversa documentazione, la cui attendibilità sarà valutata caso per caso dalla Banca d’Italia.
 Essendo comunque ancora in corso numerose cause legali avviate nel 2012 nei confronti della Banca d’Italia per mancata conversione delle Lire in Euro, ove sia  stata prodotta la documentazione di cui sopra, anche chi ha citato in giudizio la Banca d’Italia potrà vedere soddisfatto il proprio diritto attraverso la stipula di specifici accordi con gli avvocati dei risparmiatori.